- età;
- ambiente;
- qualità e quantità del materiale a disposizione;
- uso del foglio;
- segno grafico;
- stato d'animo.
Anche i genitori possono avere qualche indicazione sui sentimenti del loro piccolo dalle sensazioni che il disegno trasmette: se è allegro e colorato indica serenità; un buon uso dello spazio indica armonia. Se invece il disegno ha un'atmosfera cupa non significa che il bambino abbia dei problemi ma sul foglio è fotografato un attimo e potrebbe dipendere da qualche cosa che ha visto (come per esempio un cartone) o da un momento di cattivo umore.
I temi più comuni del disegno infantile sono le persone (tra cui egli stesso), case, animali, alberi e fiori. Il modo in cui viene rappersentata la famiglia fa emergere conflitti o sentimenti positivi. Molto significativo è l'ordine con cui i famigliari vengono disegnati: la vicinanza tra loro, la grandezza, l'omissione, la posizione delle braccia e l'aggiunta di qualche persona.
La scelta dei colori è di notevole importanza ma non fornisce indicazioni assolute e va considerata nel contesto generale del disegno. In generale i colori solari come il giallo, l'arancione, il verde brillante, il rosa e l'azzurro, sono indice di positività (ma è il contesto generale quello che conta). Allo stesso modo i toni scuri come il nero e il viola non devono far suonare campanelli d'allarme: a volte il bambino usa il nero perchè risalta più del giallo e il viola ha un significato tutt'altro che luttuoso.
Infine le figure umane cambiano con l'età: a tre anni la figura umana è una figura allungata, priva di caratteristiche; la testa e gli occhi compaiono generalmente dopo i quattro anni. Questo è uno degli elementi che consentono agli esperti di definire l'età mentale e anagrafica......bene ora vi saluto ciao ciao a presto.......
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