lunedì 20 luglio 2009

Una straorinaria pigrizia.........


Ciao a tutti oggi vi volevo raccontare una nuova favoletta molto carina, ricordando sempre l''utilità delle favole nei confronti del bambino che fa "lavorare" la fantasia........

"C'era una volta un ragazzo così pigro che anche quando la mosca gli si posava sul naso gli faceva fatica scacciarla. E lavorare? Non ne aveva proprio voglia. Bietola, così l'avevano soprannominato, viveva in campagna e doveva aiutare i suoi genitori nell'orto oppure nel bosco, ma dovevano spingerlo a forza e lui si lamentava.

-"Ah, se fossi un albero! Gli alberi stanno sempre fermi, il vento, li carezza e lo stormire delle foglie li culla. Per mangiare non devono muovere un dito: succhiano con le radici l'acqua dalla terra!"

Un giorno un potentissimo mago, uditi i suoi lamenti, lo volle accontentare e lo trasformò in un alberello. I suoi geniori, cerca cerca si rassegnarono: " Si sarà certamente addormentato da qualche parte, ma quando ha fame tornerà certamente a casa" dissero.

Invece Bietola non tornò e per un giorno godette il sole e il vento tutto felice. Ma il giorno dopo un gattaccio si arrotò gli unghielli sul tronco e Bietola sentì un gran male e non potè difendersi.

Poi arrivarono eserciti di formiche che salivano e scendevano per il tronco e i rami, facendogli il solletico. E quando venne l'autunno e caddero le foglie. il vento quasi lo schiantava.

Infine arrivò l'inverno e il gelo lo morse. Bietola avrebbe voluto tanto sedersi vicino al fuoco per sentire un pò di calduccio e cominciò a lamentarsi e a desiderare di tornare un ragazzo come era prima.

Se fosse tornato ragazzo, giurò, avrebbe corso sempre, avrebbero dovuto legarlo, per farlo star fermo, tanto si sarebbe dato da fare a lavorare dalla mattina alla sera. Avrebbe imparato tutti i mestieri. Ma intanto, purtroppo, Bietola continuava ad essere un alberello e a scoprire, con grande disappunto, tutti i terribili disagi che si devono soffrire ad essere un alberello. Lo sentì il solito mago e gli fece la grazia. Quando lo videro tornare, nessuno credette alla storia dell'albero, ma Bietola non se ne curò: da quel giorno fu sempre il primo ad alzarsi e a correre per andare a lavorare. Solo di tagliare gli alberi non ne volle sapere: "E se dentro ci fosse un altro Bietola?" pensava."

Bene una storia molto interessante...........anche per oggi ho finito un saluto a tutti ciao :)

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