martedì 15 dicembre 2009

Progettare un' attività per bambini dai 30 ai 36 mesi........


Ciao a tutti scusate il ritardo ma ero presa dalle lezioni dell'università e anche dalla ricerca di materiale per il mio bellissimo blog spero che i miei affezionati lettori, che sono pochi ma buoni, non si siano arrabbiati............ oggi volevo parlarvi di come si organizza un'attività per bambini dai 30 ai 36 mesi........è un tipo di attività che si deve svolgere in un asilo nido e sotto la visione delle educatrici........allora bisogna prima definire tempi e spazi dell'attività perchè sono molto importanti e fondamentali per la realizzazione dell'attività ah dimenticavo l'attività è grafico-pittorica quindi un viaggio tra colori.......incominciamo dagli spazi siccome l'idea era quella di creare anche degli stand gli spazi possono essere le aule del nido, che ognuna ospita uno stand.......bene pensati gli spazi bisogna procedere con i tempi: tre settimane, nella prima ai bambini vengono insegnate delle filastrocche sui colori e in questo modo possono così imparare divertendosi.....la seconda settimana è dedicata allo svolgimento dell'attività a stand cioè i bimbi si turnano nei vari stand e a seconda della filastrocca svolgono l'attività spotaciandosi tutti.....nella terza e ultima settimana si procede con la preparazione del libro di filastrocche creato dalle educatrici con tantissime filastrocche anche sulle stagioni e perchè no anche sugli animali......... definiti tempi e spazi servono gli obiettivi generali e specifici. Ogni stand oltre ad avere assegnata una filastrocca è diverso dagli altri: nel primo i bimbi spatociano con le mani, nel secondo con i piedi, nel terzo con materiale tipo stampini di frutta, verdura e patate e nell'ultimo spotaciano con delle spugnette attaccate ad una fascetta posta nel gomito. Il materiale per tutta l'intera attività è tantissimo: cartelloni bianchi dove poter spotaciare, teli trasparenti per non sporcare, colore atossico, piattini di plastica, spugnette, tessuto per costruzione fascette, stampini (frutta,verdura e patate), grembiulini per non sporcarsi, pennelli varie misure, salviettine per la pulizia, cambio per il dopo-attività e per la costruzione del libricino spago, filastrocche, cartoncino e materiali reperibili come foglie, corteccia........

Mi sembra di non aver tralasciato niente ma può essere un bello spunto su cui lavorare e magari aggiungere qualcosa .........bene anche per oggi ho concluso il mio lavoro........buona giornata ciao ciao...............

venerdì 9 ottobre 2009

"L'invisibile agli occhi" (decima rassegna teatro bambini)


Ciao a tutti oggi vi volevo parlare di una rassegna teatrale con spettacoli dedicati ai bambini che si svolgerà a Rovigo e più precisamente al Teatro Don Bosco, questa manifestazione s'intitola: "L'invisibile agli occhi".

Il programma è molto intenso e interessante:


  • Domenica 11/10/2009 ore 17,00= Oreste Castagna ( Gipo Scribantino della Melevisione) presenta: "Il principe Piccolo Piccolo";

  • Lunedi 12/10/2009 e martedì 13/10/2009 dalle 9,15 alle 11,15= Oreste Castagna presenta il debutto dello spettacolo "I Diritti dei Bambini" ( spettacoli dedicati alle classi dell scuole primarie);

  • Domenica 25/10/2009 ore 17,00= L'Aprisogni di Treviso presenta: "L'Acciarino Magico";

  • Domenica 8/11/2009 ore 17,00= Gruppo teatrale il Mosaico di Rovigo presenta "La Sirenetta";

  • Domenica 22/11/2009 ore 17,00= Laboratorio teatrale della scuola "G.Schirollo" di Rovigo presenta "Volando con Peter Pan";

  • Domenica 13/12/2009 ore 17,00= proiezione film "Ortone e il mondo dei chi".

Davvero un bel programmino molto ricco ma soprattutto dedicato ai bambini, per chi volesse sapere di più sul programma, sui spettacoli ma soprattutto per avere informazioni su come prenotarvi vi rimando al sito della Fondazione San Giovanni Bosco http://www.fondazionesgbosco.it/


Bene spero di esservi stata utile, credo che sia una bellissima opportunità per passare una domenica con la famiglia e in modo diverso.......se siete nelle vicinanze andateci ma prima dovete prenotare......ciao a tutti.......;)

giovedì 24 settembre 2009

I Bambini e.......la frutta e la verdura


Ciao a tutti....... molti bambini fanno fatica a mangiare la frutta e la verdura, eppure sono incuriositi dalle forme insolite e dai colori accesi che hanno. Si possono sfruttare queste caratteristiche per far conoscere e apprezzare ai piccoli le numerose varietà presenti. Infatti i colori oltre a stimolare i sensi e le capacità cognitive nascondono sostanze preziose sia per mantenersi sani sia per crescere in salute e forti. Ormai tutti sanno che ogni essere vivente per vivere in maniera SANA deve o almeno dovrebbe mangiare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, un consiglio che si può dare ai genitori è quello di scegliere fra le diverse tinte di colori di frutta e verdura......

Per far mangiare frutta e verdura ai piccini sono necessari due elementi: la fantasia e l'esempio dei genitori ( lo so immaginavate qualcos'altro però genitori ve lo devo dire siete un esempio per i vostri figli quindi fatevi valere).

La fantasia aiuta molto il bambino a riuscire a superare la "diffidenza" verso frutta e verdura, i vegetali si possono trasformare in ottimi strumenti di gioco: si usano per "disegnare" nel piatto faccine, fiori, bambini poi aiutano anche a conoscere i colori e creare tante composizioni giocate sulle sfumature.

Quindi mangiare frutta e verdura fa bene anzi benissimo e questo lo sanno anche i muri oramai, però per aiutare quei bimbi un pò diffidenti e pignoli giocare con frutta e verdura può avvicinarlo e stuzzicarlo e in questo modo incomincerà a mangiare sano già da piccolo bene anche per oggi ho finito non so che altro dirvi "provare per credere" ciao ciao :)

mercoledì 9 settembre 2009

Ecco a voi.......Panda Mamy


Ciao a tutti scusate il ritardo ma ho fatto un pò di vacanze, poi ho studiato e sono anche andata in cerca di materiale per il blog e grazie anche al mio ragazzo ho trovato una bella soluzione per le mamme che devono fare dei giri insieme ai loro bimbi piccoli.......questa soluzione si chiama "Panda Mamy" è una Fiat Panda speciale perchè oltre ad avere dei colori particolari ha anche degli accessori per la sicurezza del proprio figlio e per farlo giocare.........

Panda mamy è unica, perchè coniuga praticità, versatilità e funzionalità adattandosi ogni giorno alla vita dinamica di tutte le mamme che vogliono vivere in armonia con i loro bambini anche gli spazi tra un impegno e l'altro, catturando i propri impegni di relax appena possibile.

L'asilo, poi la piscina, le borse e il passeggino da caricare e scaricare: in ogni momento della giornata Panda Mamy ti aiuta offrendoti soluzioni intelligenti, spazio, ma anche tanta allegria e voglia di stare insieme. Panda Mamy è sicura nella guida grazie all'ESP di serie che riduce il rischio di sbandate e di incidenti e garantisce una miglior stabilità di guida. Poi ha anche tante caratteristiche specifiche per accogliere mamme e bimbi in totale comfort. Ecco le sue dotazioni specifiche:


  1. Ganci portaborse nel bagagliaio;

  2. Tessuto lavabile per sedili e pannelli;

  3. Portabicchiere con tappo colorato;

  4. Tappetini specifici;

  5. Mostrine bocchette verniciate;

  6. Specchietto bimbo;

  7. Pettorine con tasche portaoggetti su sedili anteriori.

Divertente, originale, trendy: Panda Mamy si distingue per le vie della città, grazie ai suoi colori freschi e divertenti ( grigio sfrenato, grigio perbene, nero provocatore, mirtillo monello e arancio narciso) . Non ho voluto fare la pubblicità alla macchina in sè ma essendo un blog che parla di bimbi, giochi ed attività mi sembrava giusto menzionare questa macchina fatta apposta per la sicurezza dei bimbi e la tranquillità delle mamme.........bene oggi ho finito vi saluto e vi dico"Son tutte belle le Panda Mamy del mondo" :)


lunedì 3 agosto 2009

Il coniglio bianco e la carota rossa.......


Ciao a tutti scusate il ritardo se ieri non ho scritto ma non ho proprio potuto........comunque oggi scrivo e per farmi perdonare scrivo una bellissima favola......si intitola "Il coniglio bianco e la carota rossa".

"Occhirossi era un coniglietto bianco. Gli piaceva molto essere l'unico coniglietto bianco con gli occhi rossi della fattoria, perchè tutti gli dicevano:

"-Che Bello!"

Oppure:

"-Vien voglia di accarezzarlo!"

O ancora:

"-Com'è morbido e pulito!"

A questo proposito, poi, c'era sempre da ridire: la paglia era secca, l'insalata poco fresca, le carote poco pulite. Già, le carote. Tutti gli altri coniglietti mangiavano golosamente la loro porzione, mentre Occhirossi annusava, guardava con diffidenza, faceva fermare il suo nasino e .....avanzava tutto.

Lui avrebbe voluto mangiare solo riso in bianco, bianco d'uovo, panna montata....per paura di perdere il suo candore....

Così saltava i pasti, dimagriva e diventava meno bello. Il pelo si era fatto più stopposo, le guance meno cicciottelle, gli occhi sempre più gonfi e cisposi.

Un giorno che, dopo la solita annusatina e il fremito di muso, stava già per girare le spalle ad una carota rossa e grassottella, si sentì chiamare:

"-Occhirossi!"

Era tanto che nessuno lo cercava più per coccolarselo, tanto era diventato bruttino, e quindi si girò si scatto stupito:

"-Occhirossi!- disse la vocina- Sono io, la magica carota!"

Effettivamente la voce veniva dalla carota che aveva rifiutato:

"-Una carota che parla!"- esclamò Occhirossi

"-E allora!? Perchè i conigli sì e le carote no?- ribattè lei, con una logica indiscutibile- e poi io sono una carota magica, te l'ho detto!"

"-E che magie sai fare?"- chiese il coniglietto- Perchè se si tratta di farmi saltar fuori da un cilindro sappi che è storia vecchia, e poi a me non piace arruffarmi tutta la pelliccia stando raggomitolato nei cappelli!"

"-Bè, per esempio, poteri farti diventare bellissimo!"

"-Io sono già belliss......- qui Occhirossi si bloccò ricordandosi che da un pò di tempo non era più così bello, e si fece curioso - cosa vuol dire?"

"- Prova a mangiarmi tutti i giorni e lo scoprirai da solo."

"-Ma se ti mangio oggi come potrò rimangiarti domani?"

"-Te l'ho detto: io sono una carota magica. Appena mi mangi io rinasco in un'altra carota, pronta per esserti davanti al prossimo pasto!"

Provare non costa nulla, e il coniglio si pappò la carota magica.

Il giorno dopo:

"- Eccomi qua!- disse la solita vocina- Mangiami mangiami!"

E cosi, dopo una settimana di dieta a base di carote, il pelo era tornato morbido, gli occhi vivaci, le guance pienotte.

Ormai Occhirossi mangiava le sue carote senza bisogno che li parlassero, anzi aveva il dubbio che si trattasse di carote normalissime, ma erano buone lo stesso e, visti i risultati, qualcosa di magico dovevano avere.

La carotona rossa, lei, quella speciale,era andata a cercare un altro cucciolo bisognoso di una spintarella per decidersi a mangiare la verdura.

Guarda bene nel tuo piatto, alla prima occasione......chissà che non sia venuta proprio da te....!"

Bella vero molto educativa soprattutto per i bambini un pò delicati nel mangiare, se i genitori fanno molta fatica a fargli mangiare frutta e verdura raccontatela ai vostri figli magari usate tanta fantasia vedrete che qualcosa cambierà pian pianino.........bene anche per oggi ho finito ciao e buon inizio settimana :)

domenica 26 luglio 2009

Batuffolo Giallo


Ciao a tutti in questi giorni stavo cercando del materiale utile per questo blog e ho trovato un altro dei miei libri di fiabe così mi sono seduta e ho incominciato a sfogliarlo e ho trovato alcune fiabe molto carine di cui una si intitola "Batuffolo giallo".........

"Se vi fosse capitato di volare in alto in alto con un elicottero sopra l'aia in cui viveva Batuffolo l'avreste visto subito: una macchiolina gialla in mezzo al marrone scuro della terra e al marroncino delle galline.

Batuffolo era molto fiero del suo color dorato e diceva sempre: "-Io non voglio diventare grande, grasso e marrone come le altre galline: io voglio restare piccolo e morbido ma soprattutto giallo oro!"

Gli altri abitanti del pollaio lo ascoltavano con un misto di simpatia e commiserazione, come si fa sempre con i cuccioli che pretendono l'impossibile.

Ma il tempo passava, e ormai tutti gli altri pulcini della nidiata erano diventati pollastrelli, gallinelle mentre Batuffolo restava piccolo e giallo. E felice. Felice perchè era bello e faceva tanta tenerezza e tutti lo coccolavano.

"- Io voglio restare piccolo, morbido e dorato!"-ripeteva- Così gli altri hanno voglia di farmi le carezze e mi regaano i chicchi di granoturco più dolci e posso giocare quanto mi pare"

Ma venne il tempo di un'altra nidiata, e le uova si schiusero e l'aia fu invasa da centinaia di nuovi pulcini: tutti piccoli, morbidi e dorati.

Se aveste fatto un giro in elicottero in quei giorni, non avreste mai potuto riconoscere Batuffolo in mezzo agli altri.

Solo lui si sentiva diverso e infelice. Anche le poche coccole che ancora gli arrivavano finivano col dare più fastidio che piacere: "- Forse farei meglio a diventare grande- pensava- Devo trovare un sistema......."

Cominciò a raccogliere tutte le penne di gallo che trovava in giro (ce n'erano sempre tante perse dai grandi durante le loro frequenti zuffe) e quando ne ebbe un bel mucchietto se le incollò sulla coda con un pò di resina.

Poi andò in giro, petto in fuori, sguardo altero, aria sicura di sè. Le risate dei pulcini, delle galline e persino delle oche, dei tacchini e dei pavoni salirono al cielo, e le avreste sentite anche stando sempre su quel famoso elicottero.

"-Ma io non mi arrendo- diceva tra sè il Batuffolo- voglio diventare grande!"

E continuava ad appicicarsi penne sul corpo e sulle ali, e quando trovò un bel vermiciattolo grasso e rosso, invece di mangiarlo se lo incollò sulla testa a mò di cresta. Niente da fare. Nessuno lo coccolava più o gli faceva regali, anzi tutti lo trovavano ridicolo e lo prendevano in giro.

"-Guarda guarda c'è un pulcino

travestito da "gallino"

non vuol essere piccolino

non sa esser più grandino

sembra solo un poverino!"

cantavano in coro, e Batuffolo scappava via dalla disperato. Finchè un giorno non decise che ne aveva abbastanza e si tuffò nello stagno:

"-Me ne andrò lontano da questo pollaio!- borbottava mentre nuotava lasciando indietro di sè una scia di penne finte , che si scollavano a contatto con l'acqua.

"-Invece no!- esclamò ad un certo punto invertendo la rotta- Quello è il mio posto e lì devo trovare il modo di vivere in mezzo agli altri"

Quando ricomparve sull'aia, ormai privo del suo vestito di penne appiccicate, era pronto a tutto.

"-Ridano pure!-dichiarava a se stesso- Non voglio coccole nè pietà nè regali da nessuno!"

Ma non ci furono risate, commenti o sorrisi pietosi.

Batuffolo era sconcertato, si guarò intorno cercando una spiegazione e si vide riflesso in una pozzanghera: non era più un batuffolo di piume gialle ma un galletto marroncino. Un pò magro forse, non particolarmente prestante, ma comunque un vero e proprio galletto. Era diventato grande"

Bella questa storia......bene anche per oggi ho finito buona domenica :)

lunedì 20 luglio 2009

Una straorinaria pigrizia.........


Ciao a tutti oggi vi volevo raccontare una nuova favoletta molto carina, ricordando sempre l''utilità delle favole nei confronti del bambino che fa "lavorare" la fantasia........

"C'era una volta un ragazzo così pigro che anche quando la mosca gli si posava sul naso gli faceva fatica scacciarla. E lavorare? Non ne aveva proprio voglia. Bietola, così l'avevano soprannominato, viveva in campagna e doveva aiutare i suoi genitori nell'orto oppure nel bosco, ma dovevano spingerlo a forza e lui si lamentava.

-"Ah, se fossi un albero! Gli alberi stanno sempre fermi, il vento, li carezza e lo stormire delle foglie li culla. Per mangiare non devono muovere un dito: succhiano con le radici l'acqua dalla terra!"

Un giorno un potentissimo mago, uditi i suoi lamenti, lo volle accontentare e lo trasformò in un alberello. I suoi geniori, cerca cerca si rassegnarono: " Si sarà certamente addormentato da qualche parte, ma quando ha fame tornerà certamente a casa" dissero.

Invece Bietola non tornò e per un giorno godette il sole e il vento tutto felice. Ma il giorno dopo un gattaccio si arrotò gli unghielli sul tronco e Bietola sentì un gran male e non potè difendersi.

Poi arrivarono eserciti di formiche che salivano e scendevano per il tronco e i rami, facendogli il solletico. E quando venne l'autunno e caddero le foglie. il vento quasi lo schiantava.

Infine arrivò l'inverno e il gelo lo morse. Bietola avrebbe voluto tanto sedersi vicino al fuoco per sentire un pò di calduccio e cominciò a lamentarsi e a desiderare di tornare un ragazzo come era prima.

Se fosse tornato ragazzo, giurò, avrebbe corso sempre, avrebbero dovuto legarlo, per farlo star fermo, tanto si sarebbe dato da fare a lavorare dalla mattina alla sera. Avrebbe imparato tutti i mestieri. Ma intanto, purtroppo, Bietola continuava ad essere un alberello e a scoprire, con grande disappunto, tutti i terribili disagi che si devono soffrire ad essere un alberello. Lo sentì il solito mago e gli fece la grazia. Quando lo videro tornare, nessuno credette alla storia dell'albero, ma Bietola non se ne curò: da quel giorno fu sempre il primo ad alzarsi e a correre per andare a lavorare. Solo di tagliare gli alberi non ne volle sapere: "E se dentro ci fosse un altro Bietola?" pensava."

Bene una storia molto interessante...........anche per oggi ho finito un saluto a tutti ciao :)

domenica 12 luglio 2009

Il mago e il robot......


Ciao a tutti oggi volevo scrivervi un'altra storiella per allietare il vostro bimbo/a, prossimamente visto che siamo nella stagione estiva volevo proporre qualche attività fa fare all'aria aperta o addirittura al mare, però un consiglio è quello di portare i bambini all'"Estate ragazzi" per quelli un pò più grandicelli per i più piccolini bisogna fare qualcos'altro sempre rispettando le loro necessità: riposino, pappa, cambio pannolino ect.

Bene dopo questo piccolo preambolo ecco la storiella, si intitola: "Il mago e il robot"

"Un mago di campagna, svolazzando una notte a cavallo di un raggio della luna, capitò sul tetto di un grande palazzo di vetro. "E questo che sarà?" Si domandò calandosi dentro al palazzo lungo una fune sottile come un filo di ragnatela.

Dopo essere entrato, accese con la bacchetta magica una luce fioca e restò di sasso. Mamma mia! Macchine che arrivavano al soffitto, pulsanti, fili, tubi e laggiù in fondo, immobile, un uomo rivestito di una corazza come quella degli antichi guerrieri.

Ma al posto della testa aveva un grande casco di vetro dietro il quale si vedevano strani aggeggi e, al posto delle mani, aveva due pinze come quelle dei granchi. Era un robot.

"Ehi tu!- gridò il mago- Chi sei? Sembri un mostro! Stai attento che se mi fai qualche scherzo ti faccio somparire in quattro e quattr'otto!"

Il robot rstò immobile e il mago gli si avvicinò, vide un pulsante rosso sulla pancia, lo premette, e il robot cominciò a ronzare, alzò di colpocil braccio e con le pinze acchiappò la barba del mago.

"-Brutto impertinente, ti ordino di lasciarmi subito!"

-Strillò il mago impaurito. Ma il robot non obbedì.

Allora il mago premette un pulsante verde e il robot lo prese fra le braccia, lo sollevò come se portasse una piuma e cominciò a camminare con grande rumore di ferraglia.

Il mago si contorse, agitò le gambe, strillò sempre più forte, ma, ogni volta che premeva un pulsante, il robot ne faceva un'altra delle sue. Lo strizzava, lo sollevava fino al soffitto, lo faceva roteare in aria.

Alla fine il povero mago di campagna, siccome le sue magie non avevano alcun potere, infilò la bacchetta magica in un foro dellagrande testa di vetro.

Che scintille, che fumo! Qualcosa si era rotto e il robot fece una giravolta e cadde con un fracasso infernale. Il mago fuggì come un ragno spaventato, ma prima, con un colpo di bacchetta, trasformò il robot in un cesto d'insalata.

A un mago questi scherzi non si fanno!"

Bene, piaciuta questa storia? Spero di si, questo spazio che mi è stato permesso di creare mi da la possibilità di riflettere su alcuni temi riguardanti il sociale, ed è un momento anche di condivisione perchè possono visitarlo chiunque, quindi aspetto con ansia qualche post di risposta......anche per oggi ho concluso alla prossima e buona domenica :)

domenica 5 luglio 2009

L'omino del sonno.......


Ciao a tutti oggi volevo raccontarvi un'altra favola molto bella ma soprattutto molto fantasiosa, ideale da raccontare prima di andare a letto perchè parla dei sogni........e i bambini con tutta la fantasia che hanno è giusta per loro.

"Non ha un vero e proprio nome perchè, quando arriva, tutti hanno troppo sonno per chiedergli come si chiama. Infatti quando arriva è buio e soffia leggero leggero sugli occhi dei bambini.....e allora le palpebre diventano pesanti e non si vede l'ora di andare a letto.

Quando la mamma ha spento il lume, l'omino del sonno ci prende per mano e ci conduce così dolcemente, che bisogna per forza seguirlo. Dà a tutti una candelina per farsi strada nel mondo dei sogni: chi la perde o la lascia spegnere, addio!

Per quella notte non potrà sognare, non vedrà nulla.

L'omino si dà molto da fare perchè tutti abbiano un egual numero di sogni, ma raramente gli accade di riuscirci.

"-Guarda, guarda! Quella bambina sogna biscotti, confetti e cioccolatini ed è tanto ingorda che non ne lascia nemmeno uno agli altri!"

"-Ehilà, quel bambino! Stà rubando tutti i sogni degli altri: elefanti, castelli,un monte di panna montata....."

Certo, vuol dire che quel bambino ha tanta fantasia! Molti sognano a colori, molti invece sognano in bianco e nero.

Ognuno sogna come può, che diamine! Un pò per uno non fa male a nessuno!

Ma nonostante le raccomandazioni dell'omino, ogni notte c'è sempre qualcuno che rubacchia i sogni degli altri: c'è chi sogna troppo e chi non sogna per nulla e invano l'omino corre qua e là, tutto affannnato, per rimettere un pò d'ordine tra quei rapinatori di sogni. Che diamine, un pò di giustizia!

Però, povero omino! Come farà a sorvegliare tante migliaia di bambini sparsi in tutte le parti del mondo, dall'Italia al Giappone, dall'Africa all'America?"

Questa favola è molto ricca di fantasia e l'ideale da ascoltare prima di dormire.......bene anche per oggi ho concluso buona domenica da tigro27 ciao ciao e fate tanti bei sogni........

giovedì 2 luglio 2009

C'era una volta......il pifferaio di Hamelin




Ciao a tutti oggi pomeriggio volevo raccontare un'altra storia, molto fantasiosa per stuzzicare la creatività dei bambini, i quali non possono che ascoltare. Questa storia s'intitola: "Il Pifferaio di Hamelin".


"Anticamente in una città chiamata Hamelin ci fu una spaventosa invasione di topi: grossi e piccoli, grassi e magri, i topi avevano preso possesso di cantine e solai, e inutilmente i cittadini avevano tentato di sconfiggerli con gatti, trappole e veleni.


Alla fine il capo della città promise, a chi fosse riuscito a liberare Hamelin dai topi, una grande ricompensa in denaro, e molte persone si presentarono, attratte dal ricco premio, ma nessuno riuscì in quel difficile compito.


Un giorno si presentò un pifferaio che promise di liberare per sempre la città dai topi e tutti risero e lo presero in giro, ma l'uomo, senza offendersi, si mise a suonare il piffero in mezzo alla piazza. Allora, tra la meraviglia di tutti, dalle cantine, dalle fogne, dalle soffitte accorsero migliaia e migliaia di topi di tutte le grandezze, seguirono il pifferaio fino al grande fiume che vi scorreva vicino alla città, vi si gettarono e affogarono tutti.


Quando però il pifferaio pretese giustamente dalcapo della città il premio promesso, quello gli rise in faccia e lo scacciò. "-Và dietro ai tuoi topi- gli disse- e buttati nel fiume!"


Senza nemmeno rispondere al cattivo capo della città , che non voleva mantenere la promessa, dopo aver ricevuto un favore così grade, il pifferaio tornò sulla piazza di Hamelin e ricominciò a suonare il piffero magico. Questa volta, però, non vennero fuori i topi, ma tutti i bambini della città che, ridendo e cantando, seguirono il pifferaio verso una lontana montagna che si ergeva all'orizzonte. Nessuno poté fermarli: tutti glia abitanti di Hamelin, che non avevano voluto dare il premio al buon pifferaio, videro scomparire i loro bambini dentro un'apertura della montagna, che poi magicamente si richiuse.


Il pifferaio diede così una tremenda punizione agli abitanti di Hamelin, ma condusse i bambini, che del resto non avevano nessuna colpa, in una terra bella e misteriosa in cui vissero per sempre felici"


Bella questa storia, quante volte l'ho sentita raccontare......quando ero piccola, anche una storia così breve può scatenare l'immaginazione nel bambino........bene anche per oggi ho finito magari la prossima volta va ne racconterò un'altra, forse quella "dell'Omino del sonno"......così potete raccontarla ai vostri bambini prima di andare a dormire.....ciao ciao

domenica 28 giugno 2009

C'era una volta.......una fiaba


Ciao a tutti oggi volevo raccontare una fiaba (estiva) perchè narra di mare, pesci, sirene ed altro. Un piccolo preambolo sulla fiaba che insieme alle poesie, alle filastrocche sono un modo di arricchire il bambino e fargli accrescere la fantasia che nella prima infanzia è la cosa più importante ( e detto tra noi questo è il periodo dove i bambini si sbizzariscono). Io ricordo quante favole e fiabe mi sono fatta raccontare da mia mamma e quasi mi immedesimavo nei personaggi. Comunque la fiaba che vi volevo raccontare oggi ( se non si è capito all'inizio) è "La Sirenetta" della Walt Disney. Questa storia è diversa da quella scritta da Andersen perchè in quella proposta dallo scrittore la sirenetta muore mentre in chiave disney no.

"C'era una volta una sirenetta di nome Ariel, figlia del re del mare. Abitava in un fantastico regno sottomarino, ma il suo sogno era vivere sulla terra.

Re Tritone scoprì che spesso la figlia saliva in superficie per osservare gli uomini, anche se era vietato. "Ariel ha bisogno di qualcuno che la sorvegli e la tenga fuori dai guai!" ordinò al granchi Sebastian.

Nessuno però poteva fermare Ariel! Un giorno si avvicinò ad una barca, dove vide Eric, un principe bellissimo. Improvvisamente, scoppiò una terribile tempesta e il giovane precipitò in mare.

Sarebbe sicuramente annegato, se la sirenetta non fosse corsa in suo aiuto, portandolo in salvo a riva. "Com'è bello!" esclamò accarezzandogli il volto e gli cantò una tenera canzone d'amore. poi, quando il principe riaprì gli occhi, si tuffò veloce in mare.

Re Tritone seppe subito ciò che aveva fatto Ariel. " I contatti con il mondo umano e quello marino sono vietati!" gridò il re. "Papà, io lo amo!" confessò la sirenetta.

Poi andò da Ursula, la strega del mare,che promise di trasformarla in donna, ma aggiunse:" Prima che il sole tramonti il terzo giorno, il principe deve darti un bacio d'amore". "Se non lo farà, tornerai ad essere una sirena e mi apparterrai", concluse e, in cambio del suo aiuto, volle che Ariel le donasse la sua voce.

La sirena subito accettò: la coda si mutò in gambe. Aiutata dal pesciolino Flounder e da Sebastian, raggiunse la riva, dove incontrò Eric. Il princie, accortosi che Ariel non poteva parlare, le offrì il suo aiutoe la condusse a palazzo. Se solo avesse saputo che era stata lei a salvarlo!

Eric non era riuscito a scordare il canto della fanciulla che lo aveva salvato. Ariel comunque gli piaceva e la portò a fare una gita romantica in barca. Quella fanciulla senza voce era proprio graziosa ed Eric stava per baciarla....quando le due orribili murene, al servizio di Ursula, rovesciarono la barca.

La strega del mare,temendo che Ariel riuscisse a farsi baciare, si trasformò in una deliziosa ragazza: al collo avevala conchiglia che custodiva la voce. Non appena il principe la vide e ne udì il canto, credette di riconoscere in lei la fanciulla dei suoi sogni e la volle sposareil giorno stesso.

Ma gli animali amici di Ariel, scoperto il piano di Ursula, aggredirono la sposa a bordo della nave nuziale, impedendo il matrimonio. Durante la lotta, la conchiglia si ruppe: Ariel riebbe così la sua voce, ma, proprio allora, il sole del terzo giorno tramontò e lei tornò sirena.

Immediatamente Ursula riprese il suo aspetto, affereò Ariel e la trascinò con sè in mare. Ma il principe l'inseguì negli abissi marini e, dopo una terribile lotta, riuscì ad avere la meglio sulla crudele strega del mare.

I due giovani erano salvi! Ariel però sedeva triste su uno scoglio: Eric era un uomo e lei invece una sirena. Non sarebbero mai potuti stare insieme..... Ma ecco arrivare Re Tritone:"Sembra sul serio molto innamorata, non è vero Sebastian?" osservò. E, commosso, trasformò nuovamenta Ariel in donna.

Il matrimonio fu celebrato a bordo della nave nuziale. Gli uomini e le creature del mare, felici che il sogno di Ariel fosse divenuto realtà, festeggiarono insieme gli sposi."

E come si dice ......E vissero per sempre felici e contenti........

Questa è una bella fiaba da raccontare per sviluppare la meravigliosa fantasia del bambino ( in questo caso bambine) bene ho finito ciao a tutti a buona domenica!!!!!

domenica 21 giugno 2009

Altre attività per bambini da 0 a 3 anni.......la pasta


Ciao a tutti oggi vi volevo parlare dei giochini fatti con la pasta quelli che ti insegnano alla scuola materna, quelli che ti permettono di perfezionare la manualità del bambino e la fantasia. I giochi sono:


  1. trenini e collane con la pasta cruda;

  2. suono di pasta;

  3. bastone della pioggia.

Nel primo bisogna prendere un filo o uno spago e della pasta come maccheroni, penne, farfalle ect., poi aiutare il bambino a infilare la pasta nello spago e poi unire le due estremità in modo da formarsi una collana, chi vuole può anche colorarla con colori a tempera e in questo modo ci si può sbizzarrire come si vuole.


Nel secondo si possono creare degli sturmenti "musicali" fatti in casa usando una bottiglia di plastica, un litro di acqua e della pasta.


Ora vi spiego altre attività che si possono fare insieme ai vostri bambini, per esempio creare un piccolo quadretto dove metterci una foto (questo l'ho fatto alla scuola materna). Allora il materiale deve essere procurato dai genitori, serve l'occorrente per un quadretto dei colori a tempera e un pennarello oro a punta grossa, nel vetro del quadretto disegnare qualche formina ( nel mio le mie maestre avevano disegnato un piccolo fiore dove ho colorato all'interno) potete disegnare un cuore, una stella, un fiore quello che volete e farlo colorare al vostro bambino e poi quando il disegno colorato si è asciugato trovare una bella foto e metterla nel vostro quadretto in modo da attaccarla al muro così avete creato una sorta di quadretto fatto in casa. Magari questa non è un'attività per bambini da zero a un anno ma per quelli dai due ai tre potrebbe essere fattibile anche perchè si può migliorare la manualità del bambino, che è molto importante per il futuro.


Bene ho concluso, volevo solo ricordare che sono spunti e consigli presi un pò da altre parti e un pò anche da mie esperienze personali, buona domenica da tigro27 ciao ciao......

sabato 13 giugno 2009

Alcune attività per bimbi dai zero ai tre anni......carta e colori




Ciao a tutti oggi vi voglio parlare di tre attività che possono fare anche i bambini che non hanno ancora compiuto un anno........sono attività creative che allo stesso tempo sono anche divertenti...... Le tre attività sono:




  1. Sperimentare il colore;


  2. mascherine semplici;


  3. stampini con le patate.


"Sperimentare il colore"=far provare al bambino la sensazione di lasciare la prima "traccia" fatta da lui nel foglio, all'inizio non servono tutti i colori, magari provare con il rosso ma che sia pennarello, per emozionare il bambino e ammirare la sua prima creazione.



"Mascherine semplici"= questa è la classica attività che tutti alla scuola materna abbiamo sicuramente fatto, ossia quella di disegnare la mano tracciando col pennarello i contorni, poi aggiungere le unghie e perchè anche lo smalto ( consiglio per le bambine). Poi dal contorno della mano si può, con la fantasia, disegnare altre figure.



"Stampini con le patate"=anche questa attività è straconosciuta a tutti, persino è stata presentata ad "Art Attack", predere le patate, tagliarle a metà e incidere dentro un disegnino ( per esempio cuore, stella, cerchio e quadrato). Poi aiutate i bimbi a intingere la patata stampino nel colore ( a tempera miraccomando) e si può vedere il risultato.



Bene queste sono attività semplici che si possono fare con l'aiuto dei genitori, come si può notare i materiali non sono difficili da trovare e non sono neanche costosi e alimentano la creatività e la manualità del bambino, magari non sono attività fa fare d'estate ma d'inverno, che c'è freddo e non si sa cosa fare ecco alcuni spunti fantasiosi e come ripeto SEMPLICI!!!!!!!!



Buon sabato sera e domenica da tigro27 bye bye........

domenica 7 giugno 2009

Altri giochi da zero ai tre anni.......mimo


Ciao a tutti oggi volevo parlarvi di altri giochi per bambini dai zero ai tre anni......Si possono suddividere in:



  1. Il mimo;

  2. Carta e colori;

  3. la pasta.

Quindi giochi ed attività fattibili anche per i bambini piccoli piccoli. Oggi spiego quelli del mimo e le prossime volte gli altri due.


Giochi del mimo:


"La capanna colorata" (adatto ad un bambino di undici mesi)= basta prendere un vecchio telo da mare (magari tanto colorato) e nascondersi sotto e lasciare agire la fantasia perchè quel telo può essere qualsiasi cosa: una capanna, le onde del mare, aquilone, turbante e vestito.


"Mangiare come un leone"= (adatto ad un bambino di dodici mesi) questo semplice gioco è fatto quando il bambino non ha voglia di mangiare allora si svolge così insegnare il verso del leone e poi farglielo ripetere e ogni volta che lo ripete e ha la bocca aperta dargli da mangiare.


"l'Indianino" ( gioco adatto agli otto mesi)=prendere un foulard quadrato, prendere un angolo del foulard e annodarlo in modo lento, all'interno del nodo mettere il dito indice e coprire il braccio e le restanti dita con il resto del foulard, con l'indice muovere la testa dell'indiano e con il pollice e le rimanenti dita muovere le braccia del burattino.


"L'angolo dei travestimenti" (gioco per bambini di tre anni)= prendere una cesta di vimini dove mettere i vestiti che non si usano più e in questo modo tirando fuori vestiti diversi si possono creare tante storie e personaggi diversi.


Bene come potete leggere sono giochi che stimolano la fantasia e la creatività del bambino, ma anche dei genitori, e sono molto semplici da fare e con materiali possibili da trovare.......quindi genitori buon gioco e ora ho finito buona domenica da tigro27 ciao ciao......


mercoledì 3 giugno 2009

L'arte del disegno........e l'interpretazione


Ciao a tutti scusate il ritardo ma oggi volevo parlare dei disegni che sono un'attività rilassante e utile, che aiuta e stimola la fantasia del bambino. I bimbi iniziano i loro primi disegni all'asilo e si presentano come disegni "astratti"che per loro rappresentano qualcosa di importante.

Verso i due anni il bambino impugna la matita e traccia i primi segni sul foglio magari anche bucandolo. Comincia così una "produzione artistica" che, fino all'adolescenza, sarà anche una porta aperta sul suo mondo interiore. Il disegno entra a far parte del suo linguaggio e comunica le emozioni più profonde.

Premetto che una vera interpretazione dei disegni può essere fatta solo da un esperto.....questa interpretazione tiene conto di molti fattori (che possono condizionare l'elaborato):


  1. età;

  2. ambiente;

  3. qualità e quantità del materiale a disposizione;

  4. uso del foglio;

  5. segno grafico;

  6. stato d'animo.

Anche i genitori possono avere qualche indicazione sui sentimenti del loro piccolo dalle sensazioni che il disegno trasmette: se è allegro e colorato indica serenità; un buon uso dello spazio indica armonia. Se invece il disegno ha un'atmosfera cupa non significa che il bambino abbia dei problemi ma sul foglio è fotografato un attimo e potrebbe dipendere da qualche cosa che ha visto (come per esempio un cartone) o da un momento di cattivo umore.


I temi più comuni del disegno infantile sono le persone (tra cui egli stesso), case, animali, alberi e fiori. Il modo in cui viene rappersentata la famiglia fa emergere conflitti o sentimenti positivi. Molto significativo è l'ordine con cui i famigliari vengono disegnati: la vicinanza tra loro, la grandezza, l'omissione, la posizione delle braccia e l'aggiunta di qualche persona.


La scelta dei colori è di notevole importanza ma non fornisce indicazioni assolute e va considerata nel contesto generale del disegno. In generale i colori solari come il giallo, l'arancione, il verde brillante, il rosa e l'azzurro, sono indice di positività (ma è il contesto generale quello che conta). Allo stesso modo i toni scuri come il nero e il viola non devono far suonare campanelli d'allarme: a volte il bambino usa il nero perchè risalta più del giallo e il viola ha un significato tutt'altro che luttuoso.


Infine le figure umane cambiano con l'età: a tre anni la figura umana è una figura allungata, priva di caratteristiche; la testa e gli occhi compaiono generalmente dopo i quattro anni. Questo è uno degli elementi che consentono agli esperti di definire l'età mentale e anagrafica......bene ora vi saluto ciao ciao a presto.......

domenica 24 maggio 2009

Oggi è una domenica ricca di.......cartoni


Ciao a tutti oggi volevo parlare dei cartoni animati la maniera più buffa e divertente per stimolare la fantasia del bambino e per insegnarli le prime cose come i colori, i numeri, le stagioni e tanti altri argomenti.........In televisione ce ne sono molti che permettono al bambino di fare queste due cose.......ai miei tempi c'era "L'albero azzurro" che con dodo c'erano sempre nuove scoperte, oggi invece ce ne sono tantissimi: "La melevisione" ossia le avventure dei personaggi del "Fantabosco", ci sono degli gnomi,streghe, orchi, principi e principesse e non può mancare il re "Quercia". Oltre a fare vedere cartoni i protagonisti insegnano a costruire degli oggettini.

Anche la Walt Disney non sta a guardare perchè al'inizio c'erano i cartoni storici di "Topolino" e "Winnie the pooh" ma poi si sono aggiunti tanti cartoni che esiste perfino un canale satellitare "Playhouse Disney" dove c'è una programmazione adatta ai bambini della prima infanzia come: "La casa di Topolino", "I miei amici Tigro e Pooh", "La squadra della Fattoria" ,"Curioso come George" e per la sera "Raccontami una storia" e "La canzone della buonanotte".

Mentre nei classici canali come "italia uno", "rai 3" e "rai 2" ( perchè sono questi i canali che trasmettono i cartoni animati) ricordo i fantastici "Puffi","Bentornato Topo Gigio", "Le avve nture di Piggley Winks", "Fragolina", "La leggenda di Tarzan", lo storico "Papà Castoro", "Il trenino Thomas", "Bob l'aggiustatutto", "I Teletubbies", "La stella di Laura", "Arturo e Kiwi:cucina per i cuccioli della famiglia" ed infine "I cartoni dello Zecchino" che si rifanno alle popolari canzoni del famosissimo "Zecchino d'oro" come "quarantaquattro gatti", "Il caffè della Beppina.......Questo non vuole essere una guida ai programmi televisivi ma il mio intento è di fare vedere che oltre ad esserci cartoni che non hanno un senso ci sono cartoni che aiutano a crescere in modo sano il bambino. Bene anche per oggi è tutto alla prossima e buona domenica da tigro27 ciao..................

domenica 17 maggio 2009

Che cos'è una filsastrocca



Ciao a tutti oggi volevo parlare di filastrocche molto utili per imparare nuove parole ma anche divertenti e scherzose........di solito hanno un'impronta popolare, è anche una sorta di poesia. Le filastroche sono tanto diffuse anche dai tempi dei romani.....la cosa bella è che queste filastrocche vengono tramandate di generazione in generazione come facevano i greci con i loro poemi orali.


Sono considerate una sorta di "tesoro" da preservare sia per i più piccoli sia per gli adulti, perchè chi di noi quando andavamo alla scuola materna non imparava le filastrocche belle e fantasiose.


Ci sono vari tipi di filastrocche a seconda dell'uso e scopo al quale servono:




  1. filastrocche per giocare


  2. filastrocche per fare addormentare il bimbo


  3. filastrocche per farli smettere di piangere


filastrocche per insegnare le conoscenze basilari (come il vocabolario degli animali ecc.)



Chi inventa le filastrocche in pratica gioca con le parole, con i suoni e mette in atto il processo della fantasia.



Gli studiosi della letteratura popolare, a partire dal 1700, hanno raccolto in antologie le filastrocche tramandate oralmente e nella maggior parte dei casi erano in dialetto..........



Bene anche per oggi ho concluso ciao a tutti e buona domenica da tigro27 Bye bye

domenica 10 maggio 2009

E' l'ora delle filastrocche.........


Ciao a tutti.....un sincero augurio a tutte le mamme oggi volevo scrivere alcune filastrocche, una proprio per la mamma, mi sembra giusto perchè quando ero più piccola anchio imparavo delle poesie per la festa della mamma e gliele ripetevo, comunque le filastrocche sono il mezzo più utile per imparare, perchè aiutano a memorizzare e a conoscere sempre nuove cose......e per un bambino piccolo è importante.......

" A te mamma" ( di Monica da Ravenna)

E' la festa della mamma

e' la festa dell'amore,

il tuo cuore e' come un fiore

che mai appassira'!


Vorrei donarti il mondo,

il mondo e' troppo grande,

e non lo so portare.


Lo sai che cosa faccio?

ti regalo un bel bacetto,

un bacio forte forte

e poi ti strigo a me.


"Un cane e un gatto"


Un cane e un gatto giocavan felici

fin dalla nascita erano amici.

Gli altri dicevano:“ Ma guarda che strano,

è forse meglio che vadan lontano!

“ Pensavan davvero fosse un brutto caso

non riuscivano ad andare più in là del loro naso!
Bene un saluto a tutti alla prossima!!!!!!
PS ora vado a dare il mio regalo alla mamma

domenica 3 maggio 2009

Un pò di storia del gioco...........


Ciao a tutti oggi volevo parlare del termine "giocare" , per chi non l'avesse capito è questo il tema, parlando dell'arte del giocare nelle tradizioni popolari. Mi sembra giusto di raccontare un pò di storia.........il termine giocare in grecia era "paidia" che sottolineava tutte le attività legate al giocare spontaneo e alla vitalità. Altri termini latini sono "ludus" cioè gioco sottoposto a regole e "alea" (dadi) che significa attenzione verso i giochi e il giocare secondo il merito e la capacità del giocatore.

Per i primi anni dell'infanzia, esiste nel Folklore e nelle tradizioni popolari, la consuetudine di far giocare i bambini con l'intenzione di sciogliere la pronuncia delle parole difficili con l'aiuto di indovinelli e giochi per aguzzare l'ingegno. Per risvegliare la fantasia si usavano le fiabe........ e per agevolare lo sviluppo fisico e intellettuale del fanciullo c'erano una serie di giochi.......quindi è un "crescere giocando".......

Giocare significava fino a 10 e più anni fa usare giocattoli fabbricati da se, qui non si può non menzionare la trottola, usatissima dai greci e dai romani e che avevo persino io........, ma il giocattolo più diffuso più usato più acclamato è la palla, con la quale si può fare di tutto ( calcio, pallavolo, pallavelenata, pallacanestro ecc) e che si trova al centro di un famosissimo episodio del'"Odissea" di Omero.

Le attività e i modi di giocare riguardano anche i giochi di società, ricordiamo la mosca cieca presente nel Medioevo soprattutto nel periodo di carnevale.....pensate che guardie e ladri nel Settecento attirava l'aristocrazia italiana fuori dalle mura cittadine......( un pò di sano gossip anche Napoleone si dilettava con questo gioco)........

Chi di noi da bambine non ha mai giocato con le bambole??????? Credo nessuna però non si può parlare di bambole senza menzionare la mitica "Barbie", che ora si è evoluta ed è al passo con i tempi, ma resta sempre il giocattolo più voluto dalle bambine.......Altri giochi per bambine sono i piccoli mobili e oggetti di cucina ( anchio mi dilettavo a cucinare pranzetti con la mia cucina "Smoby") che offrono alle bambine i mezzi di giocare "alla mamma" e "alla bambola" imitando gli adulti.

Questo post potrà risultare un pò noioso ma è necessario fare un piccolo excursus sulla storia del gioco bene anche oggi ho finito vi auguro buona domenica......ciaoooooo......

domenica 26 aprile 2009

I giochi al chiuso


Ciao a tutti.....oggi volevo parlare dei giochi al chiuso che si devono in casa per qualche motivo come una festa di compleanno o perchè fuori c'è brutto tempo . Questo tipo di gioco lo si può fare in compagnia degli amici o anche da solo. Ci sono i giochi di espressione e di mimo che permettono ai giocatori di utilizzare il corpo e la gestualità.

I giochi per le feste ( suggerimento per i genitori) con cui possono animare le feste di compleanno. Si possono giocare al chiuso ma anche fuori e ne volevo citare alcuni: "mosca ceca", "telefono senza fili", "torte in faccia", "a tempo di musica" e l'ultimo ma non meno importante "staffetta con i palloncini".

I giochi di riflessi in cui servono agilità, rapidità e capacità di decisione. Alcuni esempi: "Acqua terra e aria", "il gioco dei nomi", "il gioco dei contrari", "le sedie musicali" e "pila di mani".

Ed infine giochi da fare in casa perchè fuori c'è freddo.......brrrrrr....... "un bastimento carico di.....", "trova scarpe","trova la moneta", "senza ripetere" e "palloncini".

Queste possono essere alcune soluzioni se per caso dovete festeggiare il compleanno di vostro figlio o figlia e non avete nessuna idea........Bene anche per oggi ho finito vi auguro buona domenica tigro27.................ciao

domenica 19 aprile 2009

I Giochi all'aperto


Ciao a tutti oggi mi soffermo sui vari giochi all'aperto, ossia quelli che permettono di stare all'aria aperta e che permettono di fare una migliore socializzazione con i compagni e che mette alla prova il tuo spirito di squadra e di lealtà. Inizio parlando dei giochi in cerchio: dove i "giocatori" possono vedersi tra di loro e dove il piacere di stare insieme è molto importante per i più piccoli.

I giochi di inseguimento e di staffetta i partecipanti possono essere di tutte le età, l'unica cosa richiesta è uno spazio aperto dove poter dare inizio alla "fuga" e "all'inseguimento".

I giochi di ricerca e qui non si può non menzionare il nascondino, re di questo tipo di gioco, dove il nascondersi degli altri concorrenti è la componente principale del gioco, prima di iniziare però è necessario delimitare il campo di gioco.

I giochi da seduti che possono essere fatti anche in casa e richiedono non il movimento ma l'attenzione e la coordinazione dei bambini.

I grandi giochi che richiedono molto impegno nel preparali e sono i giochi a tema e quelli ambientati e animati in storie e luoghi della fantasia.

Quindi i giochi all'aria aperta sono quelli che, correndo e divertendosi, insegnano ai bambini la lealtà, la competitività, la motricità e l'intelligenza. Qualità molto importanti...... Se avete dei bambini e se fa bel tempo, ovvio, provate a fare con loro questi giochi.......un saluto e buona domenica a tutti da tigro27

sabato 11 aprile 2009

Il gioco per i bambini


Ciao a tutti......oggi vi voglio parlare del gioco,argomento molto interessante almeno per me. Il gioco assume un ruolo determinante nella crescita ma soprattutto nella formazione del bambino. Innanzitutto volevo spiegare il significato della parola giocare: mettere in gioco le proprie capacità. E' uno strumento formativo per l'infanzia ma aiuta anche nell'età più avanzata. Il gioco permette di cambiare il punto di vista, vedere il mondo con altri occhi, crescendo e valutando le esperienze vissute. Senza tanti peli sulla lingua il gioco ci deve accompagnare dall'infanzia, aiutando nella formazione e nella crescita dell'individuo. Ci sono i giochi di gruppo ( o collettivi) i quali chiedono a coloro che gioca una partecipazione emotiva ma anche il coivolgimento di più bambini. I Giochi all'aperto che devono essere praticati in giardino, sono spesso giochi di squadra per divertirsi all'aria aperta. Giochi al chiuso adatti per essere praticati in casa da soli o con amici.

Se devo dire la mia i giochi all'aria aperta sono quelli che preferisco e voi???????Qual'è il vostro gioco preferito........un saluto e Buona Pasqua e Pasquetta in anticipo da tigro27

domenica 5 aprile 2009

Ciao a tutti.....ecco una bella filastrocca

Ciao a tutti voi.....spero che sia passata bene questa domenica oggi per cominciare volevo scrivere una bella filastrocca si intitola:"il giro delle stagioni".
Torna alla botte il vinocolor rubino.Torna la cheta nevecappotto greve.Torna, din don, Natale,poi Carnevale:Torna la mite brezzae ti accarezza.Torna la rondinellagaia sorella.Torna la fogliolina lustra e verdina.Torna la cucciolettaMa quanta fretta!Torna nei campi l’oro,falce e lavoro!Torna alla botte il vinoColor rubino.
(Filastrocca di Giuseppe Fanciulli)
Bene spero vi sia piaciuta........Buona domenica da tigro27

venerdì 3 aprile 2009

il mio primo post.....Benvenuti!!!!!


Eccomi qua..... in questo blog voglio parlare dei giochi e delle attività per i bambini dai 2 ai 3 anni.....spero che lo troviate interessante cercherò di fare del mio meglio per rendere questo blog divertente e interessante.......che altro dire......Benvenuti!!!!!